
Gli alimenti da includere sono:
Abbondanti quantità di frutta e verdura;
Farinacei come pane, pasta, riso, patate;
Proteine derivate da pesce, carne, legumi;
Abbondanza di fibre derivate da pane integrale, frutta e verdura;
Prodotti caseari come latte, formaggi, yoghurt.

Da evitare perchè possono rappresentare un rischio per madre e feto:
Formaggi a pasta molle derivati da latte crudo e muffe, come Camembert, Brie e formaggi con venature blu;
Pâté, inclusi quelli di verdure;
Fegato e prodotti derivati;
Cibi pronti crudi o semicrudi;
Carne cruda o conservata, come prosciutto e
salame;
Frutti di mare crudi, come cozze e ostriche;
Pesce che può contenere un’alta concentrazione di
metil-mercurio, come tonno (il consumo deve essere limitato a non più di due scatolette di media grandezza o una bistecca di tonno a settimana), pesce spada, squalo
Latte crudo non pastorizzato;
In gravidanza il consumo di caffeina (presente nel caffè, nel tè, nella cola e nel cioccolato) dovrebbe essere limitato a non più di 300 mg/die.

Ridurre rischio Toxoplasmosi:
Lavare frutta e verdura (incluse le insalate già preparate) prima della manipolazione e del consumo;
Lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti;
Cuocere bene la carne e anche le pietanze surgelate già pronte;
Evitare le carni crude conservate, come prosciutto e insaccati;
Evitare il contatto con le mucose dopo aver manipolato carne cruda;
Evitare il contatto con terriccio potenzialmente contaminato da feci di gatto (eventualmente indossare i guanti e successivamente lavare bene le mani);
Evitare il contatto con le feci dei gatti (eventualmente indossare i guanti nel cambiare la lettiera e successivamente lavare bene le mani).

Ridurre il rischio di salmonellosi:
Lavare frutta e verdura prima della manipolazione e del consumo;
Lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti;
Refrigerare gli alimenti preparati in piccoli contenitori, per garantire un rapido abbattimento della temperatura;
Cuocere tutti gli alimenti derivati da animali, soprattutto pollame, maiale e uova;
Evitare (o perlomeno ridurre) il consumo di uova crude o poco cotte (per esempio, all’occhio di bue), di gelati e zabaioni fatti in casa, o altri alimenti preparati con uova sporche o rotte;
Consumare solo latte pastorizzato o UHT;
Proteggere i cibi preparati dalla contaminazione di insetti e roditori;
Evitare le contaminazioni tra cibi, avendo cura di tenere separati;
i prodotti crudi da quelli cotti;
Evitare che persone con diarrea preparino gli alimenti.

Ridurre il rischio di Listeriosi:
Bere solo latte pastorizzato o UHT;
Evitare di mangiare carni o altri prodotti;
Elaborati da gastronomia senza che questi vengano nuovamente scaldati ad alte temperature;
Evitare di contaminare i cibi in preparazione con cibi crudi e/o provenienti dai banconi di supermercati, gastronomie e rosticcerie;
Non mangiare formaggi molli se non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato;
Non mangiare pâté di carne freschi e non inscatolati;
Non mangiare pesce affumicato.